lunedì 8 settembre 2008

Questioni di maglia

Noi privilegiati del mondo DEL Volley (da non confondersi) abbiamo di che colmare il vuoto post-ferie e pre-scuola che l’estate ci lascia nel cuore. Si perché tornare al solito tran-tran della vita di tutti i giorni, per noi, vuol dire anche iniziare una nuova stagione di Volley Indoor.


IL BORSONE
E' un riflesso: si trova la lettera di convocazione al primo allenamento e subito si pensa a tirar fuori il borsone (sperando di non avervi dimenticato nessun calzino aromatizzato all’interno) E’ la Nostra Borsa, la si guarda, magari già un po’ rovinata (forse usarla come pallone, cuscino, sedia, anti-stress, sgabello e per la raccolta indifferenziata non è stata una buona idea…meglio non dirlo subito a Rocco, potrebbe non prenderla bene...) e piano piano si inizia a riempirla di magliette, pantaloncini, impegno, desideri e speranze. . . e la stagione inizia in quel momento.


IL PRIMO ALLENAMENTO
E poi l’emozione del primo allenamento: il rivedere le compagne (o compagni) cambiate, a volte trasformate dall’estate, mesi da raccontare, occhi sgranati sui nuovi volti, l’“angoscia” della preparazione//distruzione-fisica, la voglia di prendere il pallone in mano, il primo discorso dell’allenatore, gli obbiettivi (quest’anno grandi per le nostre prime squadre) , e il via al primo allenamento . . . perfino i ritardatari cronici si smentiscono (leggende locali narrano che anche Bisio - ora meglio noto come maestro KUNG FU PANDA -ma questa è un'altra storia- arrivasse puntale al primo allenamento quando era una giovane promessa) . . l'età non cambia l’emozione, e neppure il numero delle stagioni: seconda o trentesima che sia (e non vado oltre perchè il Sarietto Nazionale è stato venduto) settembre ci regala la speranza delle emozioni che desideriamo ci accompagnino per tutta la stagione.




E TUTTO IL RESTO?
Ognuno di noi ha la sua squadra, le sue compagne (maschietti non abbiatemene male ma vince la maggioranza), i suoi allenatori, i suoi tifosi (un po’ pochi), i suoi segnapunti (meno che pochi), i suoi allenamenti, le sue vittorie e purtroppo le sue sconfitte

. . . ma non dimentichiamo che sulla maglietta abbiamo tutti lo stesso logo: il profilo della società a cui apparteniamo, della società che ci appartiene.


Nella società ci siamo tutti! Siamo tutti Rock come direbbe Celentano.


- Le nostre prime squadre sono Rock: la I divisione M e la II divisione F che dopo la ricca campagna acquisti estiva si preparano a un compito difficile: dominare dall’alto le classifiche. Squadre che si meritano il tutto esaurito in tribuna, e non il tutto deserto!! E il supporto deve esserci prima di tutto dalle squadre giovanili: se volete essere il futuro della nostra società iniziate ad essere presenti oggi!
- Le nostre giovanili di federazione sono Rock: dall’Under 12 alla 16 tutte coperte per il primo anno nella storia del Vico e questo è il primo segnale che negli ultimi anni abbiamo lavorato bene e con impegno.
- Le nostre squadre di CSI sono Rock: giovanili e non, dove spirito, passione e obbiettivi non mancano di certo.
- I nostri corsi di mini-volley sono Rock: gli allenamenti più importanti e più difficile della società, dove si insegna ad amare la pallavolo.
- I nostri allenatori sono Rock: magari ossessionati e malati nel loro piccolo di “Volleymania”
- I nostri dirigenti e i nostri segnapunti sono Rock: pochi pochi . . . ma buoni! Ed è un peccato perché sarebbe così importante avere un aiuto: per noi allenatori oltre ad un aiuto fisico (rete, palloni, trasferte, etc..) per aiutarci a capire di più e meglio le nostre atlete e per controllare che il nostro contributo alla loro educazione sia sempre positivo. Senza dimenticare che è anche,e parlo in prima persona, un modo per condividere di più con i figli/e, per fare sempre parte del loro mondo in maniera attiva.
- I nostri consiglieri, il D.S e il nuovo presidente sono Rock: per fare tutto quel tanto lavoro che non si vede mai. . . che ci sembra scontato ma che porta via tanto tempo e mal di pancia. (Ossequi al Nuovo Presidente)
- I nostri genitori sono Rock: che si sobbarcano il compito più ingrato: il trasportare avanti e indietro durante i tanti allenamenti le loro creature, incastrando lavoro/casa/attività_extra_dei_figli/attività_extra_dei_figli/attività_extra_dei_figli/attività_extra_dei_figli, con allenamenti che finiscono sempre in ritardo, e cambi nello spogliatoio di durata degna delle riunioni di condominio fantozziane. E poi una lode particolare a quei genitori che non saranno dirigenti o segnapunti, ma non si perdono una partita, e volte anche gli allenamenti: io darei una maglietta del Vico anche a loro, se la meritano!!


. . . e i lenti??

- Chi c’è oggi ma non sa se arriverà a fine anno è lento.
- Chi entra in palestra e non saluta tutti quelli che vede è lento.
- Chi vede le altre squadre della società come rivali è lento.
- Chi non sa accettare i suoi limiti, quelli dei suoi figli o delle sue atlete è lento.
- Chi ha sempre l’erba più verde è lento.
- Chi non sa dire brava/o è lento.
- Chi non sa essere orgoglioso è lento.
- e soprattutto chi disprezza ma compra è lento
(chi reputi la società non completa, non organizzata, non valida, disprezza pubblicamente, non fa nulla per cambiarla ma iscrive figli o se stesso)


Decidiamo noi come vogliamo che sia il Nostro Vicoforte di quest'anno!! Io lo voglio solo ROCK!!! Tu??

2 commenti:

simone ha detto...

amen!!!! ;)

relio.dj ha detto...

Mi associo!!
E ke rock sia...
Mi piace questa allegra band del vicoforte volley!!!
Un encomio alle belle parole del grande coach Mauro!